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 Benvenuti sul Sito del Liceo C. Cavour

 

Il Liceo Scientifico Statale C. Cavour si trova nel cuore di Roma presso il Colosseo. Da sempre, nella tradizione del Liceo, ci sono in primo piano gli studenti e la loro preparazione.

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Ripresa delle attività didattiche

Si comunica che, essendo state completate le operazioni di pulizia e sanificazione dell'istituto, domani 4 dicembre 2024 potranno essere riprese tutte le attività didattiche comprese le uscite già programmate.

Comunicato 2 dicembre 2024

Si comunica a tutte le famiglie e alle studentesse e studenti del liceo Cavour che, nella giornata odierna, 2 dicembre, dopo la fine dell’occupazione studentesca, sono state effettuate le operazioni di pulizia della scuola da parte dei collaboratori scolastici e il personale di Segreteria ha proceduto a rendere agibile parte degli uffici. Sono in corso le verifiche delle attrezzature tecnologiche e delle attrezzature in dotazione nelle classi.
Nella giornata di domani, 3 dicembre 2024, la normale attività didattica rimarrà sospesa affinché la ditta, incaricata dalla Provincia, proceda alla disinfestazione e alla sanificazione di tutti gli ambienti. A seguito di queste necessarie procedure, seguirà, nella mattinata di domani, una comunicazione definitiva sulla regolare ripresa delle attività scolastiche.

Riflessioni post occupazione

"Care studentesse e cari studenti, 

essermi recata alla riconsegna della scuola, dopo l'occupazione, mi ha indotto a scrivervi questa lettera: si tratta dei i miei pensieri in libertà, che non hanno bisogno di una risposta, ma che sento fortemente di dovere condividere con coloro che ogni giorno, per il mio lavoro e per la mia passione dello stesso, tento di educare con dedizione e veicolando le mie idee di libertà e ricerca della sapienza che credo connotino il mio sentire. Il tempo che impiegherete a leggere questa lettera sarò lo stesso con il quale l'ho scritta e spero che, in parte, vi arrivi il battito del polso che ho sentito io nel mettere per iscritto quanto ho pensato nel rivedere gli ambienti della scuola che tanto amate, ridotti nello stato in cui li abbiamo recuperati nella serata di ieri. A premessa di tutto vi dico che penso che le occupazioni, seppure inutili, ci sono sempre state e pur deplorandole, comprendo che, per la vostra giovane età, nel vostro animo, possano apparirvi, sbagliando per la vostra "freschezza", l'unico modo di fare sentire la vostra voce di studenti e studentesse nel mondo. Ciò che ho visto ieri, però, è stato molto più forte di qualsiasi altra situazione post occupazione che abbia mai visto negli anni della mia professione di docente. La scuola, apparentemente indenne da danni visibili, versava in uno stato di silente violenza, come quelle persone violentate cui, nel seguito di una violenza, manchi la parola per narrare l'accaduto. Ogni muro portava varie scritte, a grafia differente, con un oltraggio a un docente, un disegno senza senso, un parola sboccata, assolutamente non propria al contesto scolastico, ogni angolo degli ambienti era colmo di mozziconi di sigarette o sigarette vuotate e buttate, senza attenzione, ovunque, ogni punto recondito di ogni aula aveva tracce scomposte di liquidi asciutti e mal coperti da una pulizia tentata e raffazzonata, ogni macchina delle merende portava i segni forti di calci e lesioni fatte senza un vero motivo, gli uffici del personale di Segreteria, che ha sempre lavorato per tutti noi con serietà e compostezza, apparivano tutti manomessi e le carte, sia sulle scrivanie, che nei cassetti, erano tutte toccate, disordinate senza senso, quasi a mostrare di avere subito una sorta di manomissione, direi, gratis, fatta tanto per pasticciare cose non proprie, l'ufficio della Vicepresidenza era ridotto ad una sorta di stanzetta con una atmosfera successiva ad una festa malandata con fuochi, fumo e alcool e tutto fatto con scarsa attenzione dei luoghi e degli arredi, la porta della Presidenza era tristemente vandalizzata, con scritte incise ad arte, fatte per offendere, per distruggere o solo per segnalare il proprio passaggio, senza neppure sapere che in quel luogo, mille e mille volte, sono state decise le cose più desiderate da voi, per voi e per il vostro benessere. A tutto questo si aggiunge una delle cose che mi ha colpito di più, nonostante la mia età e la mia esperienza nella scuola, cioè il ritrovamento di mucchi di chiavi fuori posto, tentate in serrature a casaccio, in luoghi da violare senza un vero perchè e ai quali, come nel caso dell'ingresso alla nostra Domus antica nelle palestre maschili, mi è parso di vedere un forzoso tentativo di ingresso fatto ad arte, ma senza il senso profondo della conoscenza, sempre e solo a infrangere, trasgredire, contravvenire ad un divieto in maniera forzosa, coatta ma senza curiosità, solo con il fine di danneggiare. Sono certa che questa lettera capiterà sotto gli occhi di molti di voi, che a questi atti non hanno preso parte, un po' perché credo di conoscervi, un po' perché, conoscendo parte dei vostri genitori, credo che molti di loro siano, fondamentalmente, in disaccordo con tali forme di protesta, pertanto, sono certa che molti di voi non abbiano partecipato a questa occupazione. Ma la scrittura di questa lettera è, per me, come un'ora di educazione civica dalla quale non mi sono potuta sottrarre, affinché tutti sappiate come i resti di questa azione hanno ferito la vostra docente di latino. Non ho mai mistificato con nessuno di voi, il sentimento che anima il mio operato. Sapete che ritengo che al sistema scolastico occorre sempre attribuire anche il compito di provvedere all'educazione sentimentale degli adolescenti, perché sono certa che la relazione, che costituisce la base e il veicolo dell'esperienza formatrice, sia un evento irripetibile e importantissimo nella vita di ogni adolescente e siccome questa è l'età nella quale si sta tra i banchi di scuola e poi passa, (l'adolescenza va via veloce, infatti), occorre, a chi è deputato a stare con gli adolescenti, farli crescere nel sapere dei libri, ma anche fargli apprendere l'educazione sentimentale con la forza di quel sentimento che connota unicamente i giorni destinati a stare tra i banchi di scuola. Io ho fatto il liceo classico e devo la mia iniziazione al sentimento attraverso la cultura non alla finalità formale di quel tipo di scuola, ma all'amore che alcuni dei miei docenti hanno mostrato nei confronti della mia maturazione. Tutto questo ve lo dico per dirvi che mi sento molto fortunata per ciò che ho appreso più per i meriti degli individui che per come era ed è, ancora, strutturato il sistema scolastico italiano. Per questo motivo, penso che la vera cultura, latrice di libertà intellettuali, passi attraverso la relazione d'amore verso ciò che è il mondo esterno a noi e che ci ospita. Ed è ancora per questo motivo che non ho capito le violenze silenti fatte alla nostra scuola dai ragazzi occupanti che hanno pulito tutti gli ambienti, lasciando, però, segni taciti e totalmente infruttuosi sui muri, sui pavimenti e su tantissimi spazi del nostro istituto. Per l'educazione sentimentale che credo la scuola debba avere come obiettivo, oltre a quello di insegnare le varie materie oggetto dello studio, occorrono tanti insegnanti che perpetrino questo fine e voi li avete, occorrono docenti che sappiano affascinare gli studenti attraverso la cultura e non solo con la semplice simpatia o con l'istrionismo, occorre avere una preside che colga nel segno scegliendo questa o quella proposta educativa da inserire nel Piano dell'Offerta formativa e voi l'avete. Certamente, per avere una scuola perfetta in tutti gli aspetti del sistema educativo occorrerebbe un altro sistema di selezione, sempre attento alla motivazione che è alla base del mestiere di docente e che ha la peculiarità di essere un'arte vera e propria. Forse, i ragazzi che hanno occupato la scuola lo hanno fatto anche per questi motivi, improntando la loro protesta ad un governo che, da molte e molte legislature, ha lasciato la scuola come fanalino di coda di ogni revisione del Paese. Ma voi ne avete moltissimi di docenti che, per effetto delle loro virtù, e a prescindere dai giudizi e dalle medie, motivano l'interesse di voi studenti e ogni mattino, ogni giorno, desiderate non voler fare brutta figura con gli stessi docenti. Ieri sera, però, ciò che ho visto lì dentro mi ha "disamorato", portandomi a chiedere dove e come abbia sbagliato nella mia arte di docente. Potreste rispondere che voi tutti non eravate lì, ma il fatto che abbiamo ritrovato tracce di azioni illegali, atti vandalici e, assolutamente, senza motivo sugli spazi del nostro liceo, comunque, mi inducono a farmi delle domande su tutta la popolazione studentesca che vive il Cavour come la propria scuola, la propria "confort zone" che, però, in questi giorni è stata oggetto di azioni deprecabili. Educare i giovani è un'arte difficile e non ha nulla a che vedere con altri mestieri, ma lo stampo degli atti fatti a carico della scuola in questa occupazione, oggi, mi ha fatto riflettere sul fatto che tra gli studenti e la studentesse del Cavour non ci sia quella crescita intellettuale, ma anche emotiva e sentimentale, che, al pari dell'intelletto, rincorro con il mio operato. Pensavo che il lumicino tenuto acceso dalla passione di molti dei miei colleghi, che si impegnano per rispetto di sé e della propria professione e che, spesso, fanno i salti mortali e carambolano per farvi conseguire gli adeguati risultati per correre il tempo che dal primo anno vi porta all'esame di Stato, bastasse a rendervi felici e sereni, a rendervi oppositori rispetto alle ingiustizie con la ragione e la forza di sapere di stare nel giusto, con la libertà di guardare in faccia chi non vi piace e con la spontaneità di dire sempre la verità. I ragazzi che hanno imbrattato quei muri, buttato a caso frustuli di feste e bagordi, senza curare il rispetto che certi luoghi esigono, mi sono apparsi attori tristi di un palcoscenico dal quale si lanciano pietre nel vuoto, senza un bersaglio definito, senza la coesione che esige una vera lotta, senza l'unione dei singoli, volta a scardinare l'errore del sistema e dove la conoscenza del sistema non è passata attraverso l'educazione e la cultura, ma solo attraverso l'urlo radicale e retrivo, anziché progressista e vincitore, e dove le azioni senza un vero artefice, in cui il mucchio nasconde il singolo, hanno avuto la meglio sulla finalità lontana di ottenere una scuola migliore, non con la protesta ma con la collaborazione, con la richiesta di aiuto, con il sentimento di stare assieme dentro gli stessi luoghi, nei quali dirigente, docenti, collaboratori e studenti viaggiano tutti con il vento e le forze verso la stessa meta di libertà intellettuale, coraggio e costruzione coesa di ogni singolo partecipante di questa comunità. 
 
Con affetto, Claudia Marino, referente delle classi del biennio del Liceo Cavour”.   

Comunicato della Dirigente del Liceo Cavour

Si rende noto che, nella mattina di oggi, 1° Dicembre 2024, gli studenti occupanti la scuola hanno comunicato che lasceranno l’Istituto nel pomeriggio, alle ore 19.

Conseguentemente, alla stessa ora,  avverrà la verifica delle condizioni dei luoghi da parte del Dirigente Scolastico e del DSGA, accompagnate dalle forze dell’ordine e da alcuni docenti.

Si avvisa, pertanto, la Comunità scolastica che, domani 2 Dicembre 2024, l’attività didattica sarà ancora sospesa per consentire le operazioni di pulizia e, a seguire, quelle di sanificazione da parte dell’Ente proprietario.

Verrà data, quindi, ulteriore tempestiva comunicazione con disposizioni specifiche sulla ripresa dell’attività didattica.

Il Dirigente Scolastico Prof.ssa Claudia Sabatano

Aggiornamento sugli eventi di Open School

Si comunica che, in merito alle attività di Orientamento in entrata Open School, le visite sono interrotte per la settimana 25-30/11; tutte le famiglie convocate in questo periodo verranno contattate a stretto giro di posta per riprogrammare la visita.

Entro le prossime settimane saranno contattate anche le famiglie ancora in attesa di risposta.

Comunicato della Dirigente del Liceo Scientifico Cavour

Si comunica che, nella giornata odierna, 25 novembre 2024, alle ore 7,35, la scuola è stata occupata da un gruppo di studenti. La dirigenza scolastica e i docenti presenti sul posto, insieme alle forze dell'ordine che sono tempestivamente intervenute, hanno cercato di dissuadere gli occupanti dalle loro intenzioni.

Diversi ragazzi sono stati identificati dagli agenti di polizia e dal vicequestore, che hanno ribadito a ciascuno di loro le conseguenze che tali comportamenti hanno in tutte le sedi penali e civili.
I ragazzi presenti all’interno delle palazzine dell’Istituto, che stanno impedendo il normale svolgimento della vita scolastica, sono considerati responsabili di qualunque accadimento si verifichi all'interno della scuola.
Non sono perciò garantite le normali attività didattiche e non è possibile in alcun modo garantire misure di sicurezza all'interno della scuola.
Ulteriori notizie relative all’occupazione e alla ripresa delle normali attività didattiche saranno fornite nel prosieguo delle giornate a venire, attraverso il Sito della Scuola.

Il Dirigente Scolastico prof.ssa Claudia Sabatano

 

Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne.

Leggi la lettera del Ministro Valditara alle scuole

 

 

Comunicazioni sulle prenotazioni per gli Open School

Si comunica che, visto l'ingente numero di prenotazioni ricevute, da domani 19/11 e fino a nuova comunicazione si fermerà la raccolta di adesioni agli Open School.

Meet di presentazione dei piani di studio

Si comunicano alle famiglie e agli studenti interessati alle iscrizioni per l'A.S. 2025-26 le date e gli orari degli incontri pomeridiani con i referenti dei tre piani di studio del Liceo.

Nella sezione Orientamento in Entrata del sito sono disponibili le presentazioni dei piani di studio del Liceo, e le caselle mail dedicate a cui rivolgere domande specifiche.

Per partecipare agli incontri basterà cliccare sui rispettivi link; qui il calendario degli incontri

Guglielmo Marconi. Serata commemorativa
8 Ottobre 2024 
Villa Wolkonsky: Guglielmo Marconi e Il Regno Unito, Storie di talento Italiano e innovazione oltremanica. 
Serata commemorativa presieduta dall'Ambasciatore Britannico Edward Llewellyn ed Elettra Marconi.
Nella foto una rappresentanza del Liceo Cavour.